
Scegliere con attenzione il provider tecnologico in grado di abilitare i bonifici istantanei con una soluzione che riduca al minimo il timeout e i falsi positivi è di capitale importanza per le banche, in previsione della nuova normativa europea sugli Instant Payments, attualmente in fase di approvazione.
In sintesi, questo il messaggio conclusivo del workshop a cura di Corvallis e Finastra dal titolo “Regolamento bonifici istantanei: quali opzioni per le banche e gli ISP” nell’ambito dell’edizione 2023 del Salone dei Pagamenti, il più importante evento di settore in Italia.
Appuntamento annuale promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e organizzato da ABIeventi, quest’anno il Salone si è tenuto il 22, il 23 e il 24 novembre all’Allianz MiCo in via Gattamelata a Milano, e ha visto la partecipazione di oltre 300 relatori in circa 70 sessioni e workshop di approfondimento, e la presenza di oltre 10’000 visitatori nell’arco delle tre giornate, tra cui numerosi esperti del mondo bancario, finanziario e tecnologico.
Moderata da Marco Di Luzio, Marketing Director di Tinexta Cyber, la conferenza ha preso il via con l’intervento di Giampietro Vavassori, Business Unit Payments Systems Director di Corvallis, che ha descritto la sua azienda come parte del gruppo Tinexta, gruppo industriale quotato sul listino Euronext STAR a Piazza Affari, con headquarter a Roma ma presente con uffici anche in altri Paesi europei e in America Latina, per un totale di 2400 dipendenti. Strutturata secondo 3 linee di business, Digital Trust (che comprende Infocert, player rinomato per le sue soluzioni di legal mail, Onboarding e firma digitale, fatturazione elettronica e SPiD), Cyber Security (che include Corvallis) e Business Innovation, la holding è in continua crescita, con ricavi arrivati a quota 360 milioni di euro e EBITDA a 95 milioni. La sola Corvallis ha fatto segnare 61 milioni di euro di ricavi lo scorso anno, un quarto di essi derivanti dalla vendita dei propri prodotti, e una crescita del 7% di forza lavoro dal 2020.
Basata a Padova, Corvallis agisce come system integrator di gruppo e si occupa, tra le altre cose, di migrazioni, application maintenance e gestione dell’intero ciclo di vita software per clienti istituzionali, oltre ad aver sviluppato internamente piattaforme ad hoc per i pagamenti (PayBroker, RiQuadro), la Compliance (Provisio suite, Trustify) e i fondi (Finv, S4B e Dora). Proprio riguardo al tema dei pagamenti, lo scorso aprile la società padovana ha stretto un accordo commerciale con Finastra per offrire agli istituti finanziari italiani un Payments Hub tecnologicamente valido completo ed internazionalmente riconosciuto. Le ragioni per le quali Corvallis ha scelto la software house londinese sono, dalle parole di Vavassori, la solidità della piattaforma, che dal 2019 è stata re-ingegnerizzata sotto forma di microservizi e front-end molto moderno su Angular, e la flessibilità nell’utilizzo di un SDK dedicato per adattare e parametrizzare la soluzione alle specificità del mercato italiano.
Riprendendo gli argomenti toccati dal panelist Luca Vanini, Principal & Head of Business Consulting di Quad Solutions, il quale ha posto l’accento sull’enorme crescita che avranno i bonifici istantanei nel prossimo futuro grazie alla normativa europea che dovrebbe entrare in vigore tra gennaio e febbraio dell’anno prossimo, Roberta Rigo, Business Senior Consultant di Corvallis nell’area AML & Compliance, ha sottolineato come questo sia un periodo di grande opportunità per i vendor di hub di pagamento perché le banche saranno costrette a modificare i loro processi sugli Instant Payments, dal momento che il controllo richiesto sarà sul conto corrente con cadenza quotidiana, non sulla transazione nel momento in cui si verifica. Trustify, software facente parte della suite Provisio, è la soluzione di Corvallis che copre l’attività di sanctions screening e intercetta esattamente il bisogno delle banche di condurre una mole molto rilevante di controlli ogni giorno: grazie a un potente motore di ricerca basato su algoritmi all’avanguardia che garantisce tempistiche sorprendenti, Trustify è in grado di verificare le anagrafiche della clientela rispetto a liste sanzionatorie, KYC e AML, sia in modalità batch che in real-time, è integrabile con altri sistemi bancari, si connette a una moltitudine di fonti (World Check, Factiva, ecc.) ed è facilmente parametrizzabile dall’utente.
Christian Schwarz, Payments Managing Director Europe di Finastra, ha utilizzato il suo speech per presentare la sua realtà come una fintech “cresciuta”, focalizzata unicamente su soluzioni software per banche, che annovera oltre 300 clienti nel mondo, processa 23 trilioni di transazioni ogni giorno e 73 milioni di bonifici istantanei al mese. Nata in Israele 30 anni fa con il nome di Fundtech, dal 2017 ha assunto la denominazione di Finastra e tra pochi mesi avverrà il go-live del loro primo cliente sullo schema europeo TIPS. Dal canto suo Romeo Ridolfi, Responsabile Payments & Business Monitoring di Finastra, ha spiegato più nel dettaglio come funziona il workflow nella piattaforma, dall’input proveniente da uno dei canali a disposizione del cliente finale (online, mobile, filiale, ecc.), all’integrazione con l’engine di Finastra, web-based, conforme ISO20022 e pronto per gli schemi RT1 e TIPS, tramite chiamate API REST, file transfer, MQ o kafka; il messaggio alimenta poi l’aggiornamento del saldo del conto corrente, il calcolo delle commissioni, il sistema di contabilità. Successivamente ai necessari controlli, avviene il trasporto dell’informazione al gateway di rete dell’istituto.
Ridolfi ha inoltre mostrato alla platea una demo in cui è stato possibile apprezzare la profondità analitica della piattaforma, visualizzare i dati di ogni singolo bonifico, utilizzare la funzione di ricerca, ricevere degli alert su certi eventi impostando delle regole, avere una panoramica dello stato complessivo dei pagamenti gestiti dall’hub tramite una dashboard apposita e agire manualmente sulle transazioni in coda.
I punti di forza della soluzione di Finastra risiedono nella riduzione al minimo dei casi di timeout, gli aggiornamenti dello status della transazione, l’efficienza nella gestione dei bulk e delle distinte, e l’efficacia dello stand-in che effettua una copia dei dati nel caso in cui il back-end non fosse raggiungibile.
In tutto questo Corvallis è il partner di riferimento per quanto riguarda l’intero progetto di installazione, lo sviluppo di interfacce automatizzate con Trustify o altri sistemi bancari già in essere, eseguire attività di manutenzione dell’applicazione.